lunes, 24 de septiembre de 2012

La vita disordinata di Gabriele Salvatores

Gabriele Salvatores è nato a Napoli nel 1950, ma è cresciuto a Milano, tanto che oggi si definisce un milanese di adozione. Da ragazzo ha frequentato uno dei licei più famosi della città, il Beccaria, e già in quegli anni ha cominciato a fare teatro con alcuni suoi compagni di scuola. Quando ha finito il liceo, si è iscritto all’università e per due anni ha frequentato con ottimi risultati la facoltà di giurisprudenza. Durante questo periodo non ha però dimenticato il teatro e ha frequentato anche la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Nel 1972 c’è stata una grande svolta nella sua vita: ha abbandonato gli studi, e con alcuni amici, ha fondato la compagnia del Teatro dell’Elfo. Nel 1982 ha cominciato a lavorare come regista cinematográfico. Il primo successo arriba con "Marrakesh Express" (1988), seguito poi da "Turné" (1990), due film che raccontano l’amicizia, l’amore, la complicità e l’allegria. Ma il film che ha avuto più successo è senz’altro "Mediterraneo". Con questo film Salvatores ha vinto nel 1991 il David de Donatello per il miglior film e il Nastro d’argento come miglior regista. Nel 1992 ha ricevuto inoltre l’Oscar per il miglior film straniero. Dopo "Mediterraneo" ha filmato in Messico "Puerto Escondido" che è arrivato sugli schermi alla fine del 1992. In questi due film Salvatores fa un rittrato degli italiani così come sono nella realtà e cioè i soliti giocosi arruffoni, e a volte triste e a volte geniali, sempre un po’ sognatori

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